Gennaio: mese salesiano

l nostro ritorno a Scuola ha sempre un sapore speciale: gennaio è il mese di Don Bosco, padre, maestro e amico della gioventù!Come Istituto, scegliamo di viverlo da vera comunità in cui Scuola Primaria, con docenti e bambini, famiglie, doposcuola e suore condividano pezzetti preziosi di preghiera, gioco e riflessione.

Ecco il percorso che attraverseremo in questo mese! Scarica l’infografica per segnare gli appuntamenti più importanti di questo gennaio salesiano!

«Dite ai miei giovani che li aspetto tutti in paradiso» (Don Bosco)

Iscrizioni anno scolastico 2022/2023

In attesa dell’ultimo Open Day, che si terrà VENERDÌ 14 GENNAIO 2022, ricordiamo che DAL 4 AL 28 GENNAIO 2022 sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2022/2023.

Per ottenere qualsiasi informazione, anche in merito alla procedura online di iscrizione, vi invitiamo a contattare la Segreteria tramite:
Posta elettronica, all’indirizzo segreteria@imamontebelluna.it
Telefono, al numero 0423/22186 dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 12:30.

Per visionare l’offerta formativa e gli ambienti, rimandiamo alla gallery presente nel sito e alla seguente presentazione:
Open Day Istituto Maria Ausiliatrice

La nostra Scuola è pronta ad accogliervi!


Servizio Civile Nazionale: un anno che cambia la vita!

Con Don Bosco per i giovani!
Vuoi spendere un anno della tua vita mettendoti in gioco per gli altri? Vuoi vivere un anno che ti cambia la vita?
Se hai dai 18 ai 28 anni e cerchi una risposta a queste domande, ecco una occasione per te! Partecipa al bando per poter fare un anno di Servizio Civile presso il nostro Istituto!

Di seguito le testimonianze di chi ha sperimentato o sta sperimentando la ricchezza dell’esperienza di Servizio Civile.

Stefano, civilista nella Scuola Primaria nell’anno scolastico 2020/2021 scrive:
«L’esperienza del servizio civile mi ha regalato libertà e spensieratezza.
Il percorso nella scuola mi ha dato la possibilità di scoprire se i miei sogni e le mia ambizioni future potessero avere una certa realizzazione e concretezza… chi sono? E per chi sono?
Domande che hanno cominciato a trovare risposta qualche anno fa e che con l’anno (sfortunato per via del covid) di Servizio Civile hanno trovato ancor più sostanza.
La bellezza di trasmettere ciò che sei e poi ciò che insegni a dei bambini e ragazzini è stata la conferma più grande.
“Vivere con gioia”, questa è per me è stata la chiave dell’intera esperienza…non solo in aula ma in particolare, se non di più, durante i momenti meno formali: ricreazioni, mensa, uscite ed eventi.

Allora ecco che scopri qualcosa di più di te per donarlo ai bimbi, mentre loro ti aiutano a conoscerti perché toccano corde del cuore che prima erano nascoste o poco toccate.
E poi cosa rimane? Certo delle risposte, certo degli aneddoti divertenti, certo le fatiche e le difficoltà di alcuni, ma se la vivi al 100% non potrai mai dimenticare ogni singolo bambino e ognuno di loro si ricorderà di te…il ricordo è la cosa che mi riscalda ancor di più il cuore e che mi conferma che la scelta fatta e le scelte future devono essere in o per quella strada.»

Samuele, civilista nella Scuola Primaria e nel doposcuola nell’anno scolastico 2020/2021 scrive:
«Ho deciso di svolgere un anno di Servizio Civile presso l’Istituto perché dentro di me sentivo il bisogno di capire se fare l’insegnate potesse essere la mia strada. Ad oggi posso dire che collaborare nella grande missione dell’istruzione e educazione di bambini e ragazzi mi ha decisamente aiutato a fare chiarezza nei miei desideri per il futuro.
Il Servizio Civile per me è stato un anno ricco di sorprese, di soddisfazioni, ma anche di fatiche: lavorare tutto il giorno affianco a bambini e ragazzi richiede moltissime energie e molta pazienza, bisogna sempre tenere a mente qual è il motivo per cui tu sei affianco a loro. Non nascondo che ci sono state giornate difficili, con qualche arrabbiatura, in cui sono tornato a casa triste e deluso, ma fa parte del gioco. Le soddisfazioni tuttavia sono state enormemente più grandi, come la fiducia nei miei confronti da parte dei bambini, e il bellissimo rapporto instaurato durante l’estate con gli animatori del Grest e con chi mi ha accompagnato durante tutto l’anno in questa bellissima esperienza.
Servizio Civile per me è stato più sinonimo di ricevere che di dare. Sono veramente grato di aver avuto questa preziosa opportunità, vissuta mettendomi in gioco al 100% e fidandomi di chi si è fidato di me

Alice, civilista nella Scuola Primaria nel corrente anno scolastico scrive:
«Il servizio civile per me è un’esperienza inaspettata, arrivata per caso, in un periodo strano della mia vita.
Sto vivendo questo percorso da ormai 7 mesi, ma mi sento a casa dal primo giorno.
Se dovessi descriverlo in tre parole, direi Comunità, Collaborazione e Valorizzazione.
Comunità perché l’aria che si respira è quella di una famiglia accomunata da uno sguardo di attenzione e amorevolezza verso il prossimo.
Collaborazione perché c’è sempre l’intenzione di andare nella stessa direzione, confrontandosi con chi ci sta affianco e ci guida, aiutandosi l’un l’altro.

Valorizzazione perché, da quando sono qui, ho riscoperto alcune cose di me che avevano perso valore e che ora invece sto riconsiderando preziose, soprattutto se messe al servizio degli altri.

Un poeta inglese del 1800 disse: “Dove l’amore e la capacità lavorano insieme, aspettati un capolavoro”.
Ora, non so se effettivamente sarà un capolavoro, ma per il momento devo dire che le premesse ci sono tutte!»

Francesca, civilista nel doposcuola per la Scuola secondaria nel corrente anno scolastico scrive:
«Servizio civile un anno che ti cambia la vita? verità o bugia?
Secondo la mia esperienza di quest’anno, oserei dire questa domanda: quanto sei disposto a lasciare che un anno vissuto a pieno al servizio dei più piccoli possa realmente farti gustare a pieno la vita?
Un anno che mi sta facendo toccare il paradiso in terra, attraverso la semplicità di un chiacchierata con i ragazzi durante la mensa, un partita a rugby o nel gioire insieme per un voto positivo preso la mattina a scuola.»

Le candidature dovranno essere presentate esclusivamente on line tramite identità digitale Spid entro le ore 14 del 26 GENNAIO 2022 .
Per informazioni sull’esperienza di #ServizioCivile consulta il sito https://www.donboscoland.it/…/servizio-civile…

Mettiti in gioco insieme a noi..nel servizio verso l’Altro!

Amati e chiamati #unpanepertutti

Cari genitori,
eccoci arrivati al tanto atteso appuntamento con il Santo Natale e con esso la prosecuzione del percorso pastorale in preparazione a questo momento speciale.
L’obiettivo per questo mese è di stimolare i bambini ad una riflessione sull’importanza del pane, non solo come alimento che sfama, ma anche come simbolo del dono che Gesù ci fa di sé stesso a partire dalla sua nascita.

Gesù è nato a Betlemme che etimologicamente significa “casa del pane”. Viene poi fasciato da Maria e posto “in una mangiatoia” (Luca 2,7), lo stesso bambino, Gesù, che divenuto adulto si definirà “il pane della vita” (Giovanni 6,35).
Da qui il titolo del tema del mese “Amati e chiamati #un panepertutti“.

Lo scorso giovedì i nostri ragazzi hanno con gioia rivisto Brusco, Vanesio e Nonso, i temerari pirati che hanno coinvolto tutti noi ad accogliere la chiamata per intraprendere un viaggio alla scoperta di un misterioso tesoro.
Stanchi per il lungo viaggio ed affamati perché rimasti senza provviste, i tre sono approdati ad Isla Navidad per procurare scorte di cibo.
Sull’isola hanno conosciuto un simpatico panettiere che ogni giorno sfornava pane che poi donava gratuitamente alle persone che ne avevano bisogno, gesto che gli procurava tanta gioia. Colpiti da tanta felicità, i pirati, hanno ripreso il loro viaggio con un rinnovato atteggiamento positivo l’uno verso l’altro.

Sull’esempio degli amici pirati, abbiamo chiesto ai nostri ragazzi di pensare e poi mettere in pratica, un impegno personale per costruire un clima di classe sereno. Tale impegno è stato poi scritto su una stellina che verrà utilizzata per decorare il cielo di uno speciale presepe comunitario.

Ma la proposta non si conclude qui! Bambini ed insegnati diventeranno panettieri per un giorno e si cimenteranno con la pasta di sale per realizzarne i personaggi e gli ambienti.
Pertanto, a partire dalla prima settimana di Avvento, ogni classe, guidata
dalla propria insegnante assistente, creerà con la pasta di sale, durante l’orario scolastico, gli elementi utili per allestire il presepe comunitario.

Verranno, infine, fatte diverse foto al presepe comunitario da utilizzate come biglietti di auguri di Natale per gli ospiti delle realtà fragili e di cura del nostro territorio conosciute lo scorso anno, nel progetto #intornoanoi.

Natale è anche una festa da preparare in famiglia. Perciò, cari genitori, a voi chiediamo di aiutare i vostri figli a realizzare, con la pasta di sale, gli
elementi per costruire il presepe di classe.

Il Natale ci introduce anche al concetto di “dono”, di amore gratuito: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito”.
Quindi sull’esempio del grande dono di Dio, con semplicità ma tanto amore, proponiamo a tutta la comunità scolastica una raccolta di generi alimentari a lunga conservazione da consegnare, al termine del periodo natalizio, ad alcune associazioni locali che si occupano del sostegno delle famiglie bisognose, impoverite anche a causa della recente situazione storica.

«È Natale ogni volta che permetti a Dio di amare gli altri attraverso di te». (Madre Teresa di Calcutta)

A tutti voi auguriamo di trascorrere un Natale sereno e gioioso.

Maestra Elisa Rossin e tutto il gruppo referente del progetto Pastorale

L’amore è…

25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

La classe Quinta, giovedì 25 novembre, ha celebrato l’amore denunciando la violenza contro le donne, in tutte le forme che sono lontane dal voler bene.
Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne la classe ha dedicato del tempo alla riflessione sulla violenza, dialogando con maturità, cominciando da alcune domande chiave:
“Che cosa è la violenza?”, “Perché una giornata dedicata solo alla violenza sulle donne?”, “Chi sono gli uomini violenti?”, “Perché alcuni uomini sono violenti?”
Arrivando, alla fine, alle due domande centrali: “Violenza è amore?” e “Cosa è allora l’amore?”

Concordando sull’enorme distanza che intercorre tra gli atti di violenza e il puro sentimento dell’amore, gli alunni si sono messi in gioco scrivendo dei versi poetici che racchiudono la loro forza, sensibilità e verità su questo delicato tema.
Ecco alcuni dei loro pensieri:
“L’amore è come il sole splendente”
“L’amore richiede tempo”
“L’amore è una nave in mezzo alla tempesta”
“L’amore è un terremoto”
“L’amore è vita”

I loro pensieri hanno trovato, infine, spazio nel cortile della Scuola per essere monito e promemoria per tutti i loro compagni più piccoli.

Martina Malamocco, insegnante referente della classe 5^A

La nostra terza edizione di #ioleggoperché


La Scuola Primaria Maria Ausiliatrice è giunta alla sua terza partecipazione a #ioleggoperché, una preziosa iniziativa nazionale che permette di arricchire le biblioteche scolastiche!

#Ioleggoperché 2021 è un’edizione da record!
Infatti, sono coinvolti 3.410.023 alunni, 20.388 scuole e 2.743 librerie.

Per scoprire qualche informazione in più potete visitare il sito
del progetto: https://www.ioleggoperche.it/
Il nostro Istituto crede molto nel valore della lettura e della conoscenza e, per questo, invitiamo le famiglie a contribuire perché per diventare lettori bisogna circondarsi di libri.

La nostra Biblioteca Scolastica

Come fare?
È sufficiente recarsi presso la Libreria Zanetti o la Libreria Logos di Montebelluna da sabato 20 a domenica 28 novembre, scegliere un libro che ci sta a cuore e donarlo alla nostra scuola affidandolo al libraio.
È possibile aggiungere anche una dedica personale!
Molti libri sono arrivati qui gli scorsi anni e sono stati aggiunti alla nostra biblioteca scolastica, in modo che i bambini abbiano la possibilità di visionarli, sceglierli e leggerli.

Il tema centrale dell’edizione di quest’anno è Ripartiamo dai libri e noi scegliamo di ripartire dai libri perché la lettura è un modo per conoscere, viaggiare, sognare.

Maestra Beatrice Cavallin, docente referente del progetto

20 grammi di Gentilezza: il percorso di Educazione civica della classe 1^A

Il 13 novembre si è celebrata la Giornata mondiale della Gentilezza e le insegnanti di classe Prima, mosse dall’idea che sia fondamentale educare a questa, hanno predisposto un percorso nell’ambito del progetto verticale di Educazione civica “Buoni cristiani e onesti cittadini”.

I bambini hanno affrontato la tematica fin dall’inizio di quest’anno scolastico attraverso un intreccio interdisciplinare che ha coinvolto le discipline Educazione civica, Religione, Italiano, Arte e immagine ed Inglese. 

Grazie alla narrazione di storie ed albi illustrati, disegni e conversazioni , gli alunni hanno compreso come mettere in pratica quotidianamente piccoli gesti gentili possa essere una piccola rivoluzione. 

La scatola scritto da Isabella Paglia e illustrato da Paolo Proietti -  Figli Moderni
“La scatola” (I. Paglia)

L’albo illustrato “La scatola” ha dato il la per le prime riflessioni.
I bambini, osservando i comportamenti dei protagonisti della storia verso il “piccolo abitante della scatola”, si sono chiesti : quali gesti gentili hanno permesso all’ “abitante della scatola” di fidarsi e di sentirsi al sicuro? E quali gesti compio nel mio quotidiano?
Queste domande hanno scaturito narrazioni di esperienze personali, di quando ci si è sentiti voluti bene e di quando si è fatto del bene, con alcune riflessioni sul concetto di empatia.

Il giardino della gentilezza

In un secondo momento, con l’accompagnamento della fata della gentilezza (nel cui giardino crescono fiori ogni volta che si dice una parola gentile) la classe ha conosciuto due paesi : “Sgarbatezza” e “Un posto felice” grazie ai quali ha imparato le parole gentili e quale sia l’importanza del loro utilizzo. 
Proprio grazie a questo personaggio,  è stata lanciata la sfida per la settimana antecedente il 13 novembre: “ripopolate il mio giardino di fiori!“. I bambini si sono attivati da subito con piccole parole o piccole azioni ricche d’amore nella loro quotidianità scolastica e non solo.

20 grammi di gentilezza. Storie in punta di piedi. Ediz. a colori :  Gianola, Maria: Amazon.it: Libri
“20 grammi di gentilezza” (M. Gianola)

Infine, il percorso si è concluso con la lettura dell’albo illustrato “20 grammi di gentilezza” e con la costruzione di un fiore nei cui petali sono state scritte le parole gentili sia in italiano sia in inglese.
Nel racconto presentato, i 20 grammi di gentilezza sono raffigurati con un fiore volto a  riportare la pace e la serenità tra gli animali di un bosco.
Con quest’ultimo passaggio,  i bambini hanno notato che basta poco per essere felici, basta poco per essere gentili, basta poco per rendere il mondo un posto migliore.
E mai come in questo tempo, il mondo – che viaggia veloce e a volte si lascia sopraffare dalla violenza –  ha bisogno di fermarsi a pensare come piccoli e semplici gesti gentili , fatti di parole e sorrisi, possono fare la differenza in chi li dona e chi li riceve.

Non è quindi banale educare alla gentilezza fin da bambini perché in questo modo si abituano i più piccoli a pensare con il cuore e a diventare degli adulti maggiormente empatici.

Maestra Alessandra Speronello – docente assistente classe 1^A

POSTI ESAURITI PER L’OPEN DAY DEL 20 NOVEMBRE

Al fine di regalare a tutte le famiglie iscritte – genitori e bambini – una visita in sicurezza ed un’esperienza di pieno ascolto ed attenzione, i posti per il primo Open Day di Istituto Maria Ausiliatrice sono esauriti.

Ma non temete! Gli appuntamenti non finiscono qui!
Vi aspettiamo anche nelle seguenti date:

18 DICEMBRE dalle 10:30 alle 12:00
14 GENNAIO dalle 18:00 alle 19:30

Iscrizione tramite la compilazione del modulo Google al link seguente:
https://forms.gle/stDfm98gH2wFGFe79

Non perdete l’occasione di conoscere la nostra bella realtà, le docenti, l’offerta formativa e tutti gli ambienti, a misura di bambino e di famiglia!
…e, nel frattempo, seguiteci su facebook e nel nostro sito web!

Scuola è…accogliere: i primi giorni della classe 1^A

È  arrivato il momento della ripresa scolastica!
Il primo giorno di scuola rappresenta un momento carico di significato, denso di emozioni e che richiama in ciascuno di noi un vissuto particolare. 
Anche per la classe 1^A questo giorno è arrivato: i nostri nuovi piccoli alunni sono pronti intraprendere un nuovo emozionante percorso!
La felicità, la gioia , la spensieratezza e anche un po’ d’ansia si intravedono nei loro occhietti fuori dei cancelli.
Sono queste, infatti, le emozioni che hanno accompagnato e che tuttora accompagnano qualsiasi primo inizio. Ad attendere i bambini e i genitori ci sono stati gli insegnanti pronti ad accogliere le nuove famiglie nell’Istituto.

Amazon.it: Chissadove. Ediz. a colori - Valentini, Cristiana, Giordano,  Philip - Libri
L’albo illustrato di accoglienza per le Famiglie. “Chissadove” ed. Zoolibri

Gli alunni, nei giorni antecedenti l’inizio ufficiale dell’anno, hanno potuto godere di mattinate dedicate, per permettere loro un approccio sereno nella scoperta degli ambienti, dei compagni, della comunità e del corpo docente.
Ma non solo! Anche i genitori hanno avuto modo di conoscere ciò in cui la nostra Scuola crede, grazie ad un momento pensato per loro. Durante questi primi istanti di condivisione, oltre a conoscere le insegnanti, la comunità e l’organizzazione scolastica, essi hanno potuto cogliere ciò che ci sta più a cuore, l’alleanza educativa con le Famiglie.
Per fare ciò, ci è venuta in aiuto la narrazione: l’albo Chissadove ha fatto da cornice al nuovo percorso scolastico intrapreso dai bambini, che come piccoli semini hanno iniziato a librarsi nel vento per divenire, un giorno, pianta robusta.

Ecco le parole delle Famiglie per descrivere questi primi giorni nella nostra Scuola:

Anna Lisa, mamma di Christopher, scrive: «Le nostre giornate dell’accoglienza, per me mamma, ma ancora prima, come ex allieva, sono state programmate molto al dettaglio.
Rispetto ai miei tempi, ora hanno molta più attenzione nel far sentire il bambino in una grande famiglia, senza catapultarlo, immediatamente, in un mondo per lui tutto nuovo.
Giornate piene di batticuori e tante cose nuove da scoprire, dalla loro nuova classe, ai nuovi compagni, le nuove maestre….una centrifuga di emozioni.
Alla fine Christopher ha iniziato il suo nuovo percorso conoscendo già la nuova scuola e quindi non ha avuto problemi ad integrarsi o ad adattarsi.»

Manuela, mamma di Riccardo, scrive: «Per noi non è la prima esperienza in questo istituto, ma devo dire che l’accoglienza è stata comunque emozionante. Vedere i nostri bambini sereni nei primi giorni del loro nuovo percorso è stato bello.
La scuola, lo staff, tutti sono riusciti a non far pesare loro le limitazioni del momento, accogliendoli uno ad uno come in una grande comunità. Grazie!»

Tanya, mamma di Enea, scrive: «I giorni di accoglienza sono stati per noi molto emozionanti, sia per noi genitori (nel vederlo varcare il cancello della scuola con lo zaino in spalla una piccola lacrimuccia è scesa…), sia per il nostro “piccolo” alunno (così felice di vestirsi e prepararsi per andare a scuola…).
Tutte emozioni positive perché il clima che abbiamo “respirato” nei giorni di accoglienza e che continuiamo a respirare tutti i giorni, è di serenità, di condivisione,  di gioia. Tutto questo confermato dai racconti del nostro bimbo, così entusiasta delle attività  fatte a scuola e delle nuove  maestre. Per questo siamo felici della nostra scelta, di aver affidato a questa scuola e a tutte le persone presenti in questa scuola, la crescita del nostro bimbo

Chiara, mamma di Jacopo, scrive: «Le mattinate di accoglienza per i bambini di prima elementare sono state importanti per i piccoli, ma anche per noi genitori. Jacopo si è sentito accolto ed ha potuto capire meglio a cosa stava andando incontro e, più concretamente, i vari ambienti della scuola e i riferimenti delle sue insegnanti. È stato bello poter avere un momento dedicato a loro che, da un giorno all’altro, sono passati dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria, una bella differenza da molti punti di vista, ancora di più nel periodo storico difficile che tutti stiamo vivendo. L’accoglienza ha permesso ai bambini di fare questo passo con tenerezza e senza creare stress e paure.
Come genitori ringraziamo, tutti i membri dell’istituto Maria Ausiliatrice per aver permesso questo ingresso con dolcezza e dedizione.»

Alessandra Speronello, insegnante prevalente 1^A
Anna Lisa, mamma di Christopher 1^A
Manuela, mamma di Riccardo 1^A
Tanya, mamma di Enea 1^A
Chiara, mamma di Jacopo 1^A

AMATI E CHIAMATI #MaketheDream

Renditi umile, forte e robusto

Cari genitori, con la ripresa delle attività scolastiche, riparte anche il
cammino di educazione alla fede attraverso il Progetto Pastorale annuale.
Di seguito, vi presentiamo la prima tappa del percorso di educazione alla
fede che attiveremo in questo nuovo anno scolastico.

Nel sogno dei nove anni, presentato lo scorso anno all’inizio del cammino
pastorale, Maria invita Giovannino Bosco a lavorare sul suo carattere e
ad assumere una personalità tanto tenera quanto solida per realizzare il sogno di quella che è diventata la missione salesiana.
In questo nuovo anno pastorale siamo tutti (giovani, educatori,
insegnanti) chiamati a rispondere all’invito di Maria per portare avanti la
missione iniziata da Don Bosco, che ci ha lasciato in eredità attraverso il
sogno dei nove anni. Pertanto l’hashtag di quest’anno pastorale è Amati
e chiamati #MakeTheDream.

Il puzzle “Amati e chiamati”

Nella mattinata di lunedì 13 settembre è stato consegnato ad ogni classe i pezzi di un puzzle. In aula, ogni gruppo classe ha ricostruito il puzzle
scoprendo quindi la nuova sfida educativa: “Amati e chiamati”.
Ogni alunno ha poi ricevuto un cuoricino con il proprio nome, che ha incollato nel puzzle ricomposto raffigurante Don Bosco con un cellulare in mano, che chiama ciascuno di noi per collaborare alla realizzazione della
missione salesiana. Il cartellone resterà poi appeso nelle aule come
promemoria della sfida educativa del nuovo percorso pastorale.

L’obiettivo del percorso formativo di questo anno scolastico è attivare
una riflessione personale sul proprio carattere.
Vista la complessità del
tema, per renderlo a misura di bambino e coinvolgente, il percorso è
stato diviso in quattro tappe:

1^ tappa: Amati e chiamati #all’arrembaggio
Ad introdurre la prima tappa sono stati alcuni buffi pirati, chiamati da
una misteriosa persona a ricercare un tesoro nascosto.
Seguendo le tracce presenti nella mappa ricevuta in dono dalla persona misteriosa, pieni di dubbi ed incertezze, i tre pirati partiranno insieme a bordo della nave “Espera” per un viaggio che riservirà loro molte sorprese!
Ogni classe ha poi ricevuto una scatola in cui inserire un biglietto con
una qualità personale, utile per intraprendere il viaggio insieme ai tre pirati alla scoperta del tesoro nascosto. Nel mese di novembre ogni fanciullo si impegnerà ad individuare altre caratteristiche personali.
A fine mese verrà riaperta la scatola, riconsegnato ad ogni bambino
il proprio biglietto in cui aggiungerà un’altra caratteristica che ha
scoperto di possedere.
Inoltre ciascuno realizzerà la sua barca, dove scriverà il proprio
nome, simbolo della riposta alla chiamata di partecipare al viaggio che porterà alla scoperta del tesoro nascosto.
Ogni classe poi inventerà un
nome per il proprio gruppo, rappresentativo del clima di classe.

Aiutiamo i nostri bambini a trovare il tempo per una riflessione personale
in cui individuare le proprie qualità, positive e negative che, con l’aiuto di
buoni esempi educativi, possano mettere in gioco per essere parte attiva
nel portare avanti la missione salesiana iniziata da San Giovanni Bosco.

Le docenti e gli educatori del gruppo Pastorale
Francesca Morellato, Elisa Rossin, Daria Borsato, Federica Capizzi,
Sr Caterina Colombo e Sr Cristina Lorenzoni