«Se un bambino scrive nel suo quaderno “l’ago di Garda“, ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguirne l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo “ago” importantissimo, segnato anche nella carta d’Italia. La Luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso?»
Sin da questa breve citazione si può intuire la genialità del visionario scrittore e pedagogista di Omegna (23 ottobre 1920 – 14 aprile 1980) di cui, il giorno 23 ottobre, si è festeggiato il centesimo anniversario dalla nascita.
Anche la nostra Scuola ha voluto rendere omaggio al “maestro della fantastica” e di seguito vi presentiamo i favolosi elaborati dei nostri alunni.
Anche le nostre docenti hanno avuto l’occasione di partecipare ad una formazione sul tema, nell’ambito della rassegna promossa da Biblioteca Comunale di Montebelluna “Il Favoloso Gianni”: ESERCIZI DI FANTASIA. Parole, storie e idee da coltivare, da Rodari ai bambini, laboratorio a cura di Chiara Carminati.
La classe 1^A si è divertita “A sbagliare le storie”: dopo la lettura del celeberrimo racconto di Rodari, nel quale un nonno smemorato narra alla nipotina le vicende di Cappuccetto Ver…Ner… – ah, giusto! – Cappuccetto Rosso, i bambini hanno stravolto alla maniera dello scrittore piemontese la fiaba di Biancaneve. Invece dei 7 nani, 7 uccellini; non più una casetta nel bosco, ma una casa..con le ali!
Per la classe 2^A la consueta visita alla Biblioteca Comunale di Montebelluna è stata ancora più magica grazie al “Favoloso Gianni” Rodari!
Oltre a scoprire le bellezze della “casa dei libri”, ci siamo divertiti ascoltando le Favole al rovescio, abbiamo imparato che dagli errori nascono nuove idee sorprendenti, abbiamo riso di fronte a racconti e filastrocche strampalate, ma soprattutto siamo diventati degli scrittori anche noi, come Gianni Rodari!
Sono bastati due dadi… e come per magia una “scarpa invidiosa” e una “timida castagna” hanno preso vita in due bizzarre avventure.
Un grazie alla Biblioteca e a tutti i suoi libri che ci permettono di viaggiare con le nostre menti in luoghi sconosciuti e un altro grandissimo grazie a Gianni Rodari, che dopo 100 anni, ci fa ancora volare con la fantasia in mondi nuovi e sorprendenti!
La classe 3^A conosce molto bene il signor Gianni Rodari, in quanto la loro
maestra sta leggendo ogni giorno qualche pagina della celebre storia “C’era due volte il barone Lamberto”.
Per questo hanno festeggiato il compleanno del famoso autore a scuola, cercando di rendere onore al suo lavoro e allo stesso tempo divertendosi con le parole, proprio come amava fare lui!
Dopo aver letto la storia “La pianta delle pantofole”, in cui è presente il binomio fantastico, la classe ha riflettuto su questo particolare gioco di parole, ed ha voluto cimentarsi in quest’opera immedesimandosi proprio nel suo scrittore preferito.
Ogni alunno ha quindi pescato due foglietti da un grande contenitore, ed ha inventato una storia con i nomi pescati.
Ecco alcuni titoli che ne sono usciti (se volete leggere anche le storie, tutte molto strampalate, contattate gli alunni di 3^A, che saranno molto lieti nel condividere le “stramberie” scritte! ;)):
“La mucca e il cappello“, “La tartaruga rilassata“, “La pecora con la felpa”, “Il
gabbiano che ha il cappotto”, “Il maiale con la camicia”, “Il leone con la giacca”, “Il cavallo con i guanti”, “La giraffa e l’orologio”, “Ippopotamo VS scarpa”, “Il coccodrillo con gli occhiali”.
Le risate sono state numerose e speriamo che anche Gianni Rodari,
sentendoci, si sia divertito e abbia apprezzato il nostro lavoro!
La classe 3^B ha conosciuto la figura di Gianni Rodari tramite la lettura di
alcuni brevi racconti tratti da “Il libro degli errori”. Questo testo, scritto dal maestro Rodari, è stato donato alla scuola (proprio da una bambina della classe) grazie all’iniziativa #Ioleggoperché. Gli alunni si sono divertiti ad ascoltare le avventure di alcuni personaggi “poco amici dell’ortografia”.
Nella settimana successiva è stato proposto, ispirandosi alla creatività dello scrittore, un lavoro sulla creazione di alcuni acrostici permettendo agli alunni di riflettere sulle parole e arricchire il lessico divertendosi. Il lavoro proseguirà con l’elaborazione di acrostici sempre più complessi fino ad inventare delle brevi storie.
Già al nome di Gianni Rodari le mani si sono alzate in velocità: c’era chi sapeva della mostra e chi aveva partecipato alle letture in biblioteca, chi ricordava le storie ascoltate con la voce della maestra durante la DaD o quelle lette per piacere negli anni nella propria cameretta.
L’autore quindi sembrava già essere uno di noi e abbiamo continuato leggendo la sua biografia prima e una sua storia poi.
“Il paese con la esse davanti”, tratta dalla famosa raccolta Favole al telefono, è stata la storia che ci ha condotto alla simpatica attività che ha visto come protagonisti i bambini e la loro immensa fantasia.
Partendo proprio dalla storia, caratterizzata dalla presenza di parole con dei prefissi sbagliati che danno vita a nuovi oggetti con divertenti significati (lo scannone serve ad esempio a disfare la guerra), ci siamo cimentati giocando noi stessi con i prefissi e sulle nuove parole dagli strambi significati che potevano avere.
Ecco alcuni esempi: Che cosa è la “DISGOMMA”?
Aurora: «La disgomma è una gomma che scrive».
Giosuè: «La disgomma è una gomma che cancella e riscrive la parola corretta».
Che cosa è il “BISNASO”?
Nicolò M. : «Il bisnaso è un naso che quando viene soffiato fa uscire biscotti».
Mia: «Il bisnaso è un naso doppio».
Sono rimasta colpita dal piacere e dall’entusiasmo con cui i bambini hanno lavorato su questo tema, lasciandomi a volte sbalordita davanti alle loro idee. Giocare con le parole è un modo meraviglioso per scrivere cose strabilianti, facendo fatica ma non sentendone nemmeno un briciolo.
Nel sito https://100giannirodari.com/ potete trovare numerosi spunti e attività per festeggiare, insieme a noi, il Maestro Rodari!