Quest’anno l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche sarà impegnata in un nuovo progetto rivolto ai soggetti più deboli che partecipano al mondo della scuola. In particolare, si vuole portare l’attenzione ai ragazzi portatori di disabilità. Questi ragazzi, le loro famiglie e le scuole, sono costretti a fare un grande sforzo per potersi inserire nell’attuale tessuto scolastico. Infatti, a partire dalla ricerca personale formato, fino agli adeguamenti strutturali degli edifici, le scuole non sempre sono accompagnate e sostenute in modo adeguato per offrire questo importante sostegno educativo.
AGeSC, come Associazione Genitori Scuole Cattoliche, fin dal 1975 porta avanti i valori della libertà di scelta educativa dei genitori per i propri figli e porta sempre viva l’attenzione della necessità della parità di trattamento delle scuole paritarie (private, ma che svolgono un servizio pubblico), affinché la scelta della scuola per i propri figli non sia dettata dalla possibilità o meno di sostenere una retta.
La scuola, proprio perché deve rapportare l’azione educativa alle potenzialità di ogni allievo, è la struttura più adeguata per far superare le condizioni di emarginazione in cui altrimenti sarebbero condannati i bambini portatori di disabilità. Quest’istituzione deve essere rimanere uno strumento inclusivo e attenta ai bisogni educativi speciali.
Per fare tutto ciò, AGeSC per questo anno scolastico 2019/2020, ha scelto un partner come Avvenire per farsi promotore di un progetto di sostegno economico alla delicata questione ragazzo‐scuola‐famiglia. Il progetto prevede di associare ad ogni iscritto un piccolo contributo di Avvenire, che verrà versato su un fondo. Al termine dell’anno, quanto accumulato sarà usato per coprire le spese economiche di una famiglia che vive questa particolare condizione.
Quello che puoi fare tu è iscriverti subito ad AGeSC e seguire le semplici istruzioni riportate nel modulo di iscrizione.
Educare è un compito difficile, ma anche entusiasmante. Essere sostenuto e dare sostegno è un diritto e un dovere.
Anna Damian, Comitato AGeSC, mamma di Martina, classe 3^A
Questa sera è davvero tardi. Giornata intensa, piena di cose da fare in famiglia, con i bimbi, al lavoro… ma dedico comunque 10 minuti di “oggi” alla scuola, all’AGeSC.
Questa scuola mi ha insegnato che essere un bravo genitore non vuol dire occuparsi solo dei propri figli e della propria famiglia, ma occuparsi delle famiglie condividendo e confrontandosi con il mondo esterno, cercando di aiutare il prossimo. Fare del bene non è difficile. Non servono grandi opere, ma piccoli gesti, piccoli momenti, ogni giorno, con perseveranza, per raccogliere il bene. Lo stesso che doniamo…poi ritorna a noi!
Non serve gridare il proprio nome, mettere le etichette ad ogni cosa, trovare sempre una ragione a quello che sta succedendo…i risultati dei nostri sforzi arrivano, anche quando non ce li aspettiamo!
Leggevo in questi giorni uno slogan divulgato da Claudio Bisio: “Se puoi fare del bene e non lo fai sei proprio uno scemo”. Questo significa per me AGeSC.
Non riesco ad essere presente sempre, non riesco a fare sempre quello che ho in mente, ma dove non riesco so che c’è sempre qualcun altro pronto ad aiutare!
Spero davvero che anche quest’ anno ci sia la dimostrazione che il gruppo genitori c’è, è presente!
Lo definisco sempre sorridendo “un motore che funziona da solo”…perché siamo in tanti, tantissimi a dare una mano, in tanti modi.
Anche “il poco” di ognuno di noi, può fare davvero tanto per la nostra scuola, per i nostri figli.
Invito davvero tutte le mamme e papà a spalancare le porte della scuola in ogni momento, non solo quando ci sono le feste ma anche quando si hanno dei dubbi, delle paure, delle domande.
La Scuola, la Comunità, le famiglie ci sono!
Jessika Guidolin, Vicepresidente AGeSC, mamma di Mattia, classe 3^A